Una rappresentanza della “Stefano Boeri Architetti” sta partecipando ai lavori della conferenza sul clima di Sharm El-Sheik. E lo fa con due proposte: un appello per ridurre il surriscaldamento globale e un prototipo dell’iconico palazzo pensato ad hoc per le città circondate dal deserto e con climi aridi, come la metropoli degli Emirati Arabi Uniti
Il progetto, commissionato da Impact One, rappresenta il primo prototipo di Bosco Verticale per le aree MENA del mondo, con l’obiettivo di integrare i benefici della forestazione urbana – assorbimento polveri sottili, regolazione microclima, riduzione dell’effetto serra – con le innovazioni nell’ambito della gestione del sistema idrico nei climi aridi e l’ottimizzazione della produzione di energia da fonti rinnovabili
Una call to action che si rivolge ad architetti, pianificatori, amministratori e costruttori perché nel loro lavoro di trasformazione dello spazio abitato applichino tutti gli strumenti a disposizione per ridurre le cause del surriscaldamento globale (considerando che il settore dell’edilizia è responsabile del 40% di emissioni della CO2 presente nella nostra atmosfera!)
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