Varcare la soglia di una villa dei primi del Novecento e ritrovarsi immersi in eleganti e audaci atmosfere anni ’70. Per accogliere la collezione di quest’anno, La Casa sul Lago cambia veste senza snaturarsi.
Attraversato il vialetto d’accesso e superata la porta d’entrata, un pavimento in color panna e le carte da parati dipinte con motivi geometrici compongono una cornice moderna, l’ambientazione ideale per far risaltare i contrasti materici e le vivaci cromie scelte per le pelli e le finiture di quest’anno.
In tutti gli ambienti del pianterreno dominano i toni del blu elettrico e del cognac, accostati al nero. E proprio il blu e il cognac formano la fantasia a righe oblique della parete su cui si staglia, all’ingresso, il corpo flessuoso e sottile della lampada Wave di Federico Peri.
Sulla destra troviamo un salotto incorniciato da ampie campiture di colore: protagonista è il divano Milano, mentre la poltroncina Greta Special Edition Printed e i pouf Adel forniscono ulteriori sedute; dall’alto, scenografiche come un’installazione, scendono le lampade Nuvola. Alla sinistra dell’ingresso si apre lo studio, impreziosito dalla presenza del camino antico: una semplice fantasia a rettangoli sulla parete di fondo incornicia l’affaccio sul lago, mentre alle due estremità oblique della stanza lo scrittoio Parsec e la poltrona Etienne Bergère sembrano ammirarsi l’un l’altra.
Attraversando lo studio si accede alla luminosa area giorno, un unico grande ambiente diviso funzionalmente in due dalla libreria Libelle: nel living il divano Jo di Draga&Aurel è un invito alla convivialità, tracciando nello spazio una curva simile a un abbraccio; di fronte, i tavolini Pilar e Allure e al lato l’accogliente poltrona Elli di Christophe Delcourt.
Nell’area retrostante, il dining è tagliato longitudinalmente dal tavolo Kate di Delcourt, nella pregiata finitura di marmo Grand Antique d’Aubert; tutto attorno, le sedie Jodie; in alto, le immancabili e ipnotiche fantasie geometriche della carta da parati, autentico fil rouge del progetto.
Le porte finestre si affacciano sul patio con due tavoli Nairobi e le potroncine Himba Lounge, nella nuova finitura Iroko nero. Si intuisce la ricca e curata vegetazione in cui è incastonata la villa, che solo dal piano superiore si può ammirare con pienezza.
Saliamo la rampa di scale che porta al piano superiore, attirati dalla luce che proviene dal corridoio su cui termina: un vero cannocchiale sul lago. Sulla destra, lo sguardo è catturato dalle grandi geometrie blu, nere, arancio che impreziosiscono il guardaroba.
Quest’area della casa ospita due ariosi ambienti: a sinistra troviamo il letto Clara e, nella zona studio antistante, lo scrittoio Joni, entrambi di C. Delcourt. A destra, la suite dedicata al progetto Miami Soft di Paola Navone, con il letto e, al di là di un portale d’ottone, la nuova composizione del divano.
Da qui accediamo alla terrazza: lo spazio accoglie una zona dining e due pensate per il relax, dove ritrovarsi, leggere, condividere esperienze. Riscopriamo, in nuove finiture, molti degli elementi che amiamo già: il tavolo Dharma e le sedute Linfa in iroko nero convivono con il divano Himba di Roberto Lazzeroni, da cui si può godere del paesaggio e osservare, se si vuole, il tragitto dell’idrovolante. Più in là, in un piccolo angolo verde, si può origliare l’arrivo dell’estate abbandonati tra i soffici cuscini della poltrona Narciso.
Una breve scalinata ci conduce alla dependance, dove l’ambiente è avvolto dai toni del cioccolato, del cipria e, a contrasto, il profondo verde lagoon: quest’anno l’ambiente è un unico e brillante open space che ospita da una parte il divano modulare Juliette di Christophe Delcourt e dall’altra il nuovo tavolo Isamu con le sedie Clotilde, tutto di Roberto Lazzeroni. La vista è sempre lì: in lontananza si distingue il profilo del Duomo di Como.
Proseguendo l’esplorazione del giardino verticale, tra i cespugli di erbe aromatiche, si scorge la serra. Qui, la carta da parati dipinta a mano riprende i profili irregolari delle piastrelle anni ’70; più avanti, ad accoglierci, il Chester Moon in acquamarina è un’icona in cui tuffarsi.
Resta infine la piscina, il punto più panoramico della villa, che quest’anno ospita la nuova versione componibile del divano Narciso di Studiopepe. Lo ritroviamo all’ombra di un ulivo, nell’area dedicata al relax, in una versione a tre posti, e lo immaginiamo già accogliente fonte di ristoro pomeridiano; posizionati perpendicolarmente, due lettini Himba, da cui godere del calore del sole.
Nell’area più alta, prospicente il deck, il tavolo Judd è pronto a farsi il centro di conversazioni che potranno poi prolungarsi sul comodo Narciso, il cui profilo modulare si snoda, nei toni del tessuto Tressage Vert, tra il fico d’india e la limonaia: un vero inno alla convivialità.
Photocredits: Andrea Ferrari x @baxtermadeinitaly
Info sulla Collezione Baxter presso lo Showroom Mastrovito Espressioni, via Taranto 41 - Martina Franca +39 080 4301775 martina@mastrovitoespressioni.it
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